ISOLEM - l'Isola Ecologica Marina #
ISOLEM (isola ecologica marina) è un progetto pilota con l’obiettivo di raccogliere e smaltire i rifiuti antropici in mare con l’aiuto dei pescherecci di Viareggio.
I pescherecci di Viareggio possono essere trasformati in una risorsa per affrontare il problema dei rifiuti di plastica in mare: da qui è nata l’idea del progetto ISOLEM.

Problema affrontato #
Quando ISOLEM è stato avviato, era quasi impossibile per i pescatori raccogliere e smaltire correttamente i rifiuti marini.
La regolamentazione in vigore trattava i rifiuti intrappolati nelle reti come “rifiuti speciali”, e il costo dello smaltimento era a carico del peschereccio.
Obiettivi & Implementazione #
L’obiettivo principale del progetto è quello di attuare azioni e studi di fattibilità per proteggere e ripristinare la biodiversità degli ecosistemi marini attraverso la pesca sostenibile, ripristinando le aree marine danneggiate dai rifiuti umani sul fondo del mare.
Stakeholders #
ISOLEM è un esempio di solide relazioni e collaborazione tra le diverse entità che devono necessariamente essere coinvolte in un progetto di questo tipo.
Il leader del progetto è SEA AMBIENTE spa (Viareggio), l’azienda responsabile della raccolta, riciclaggio e smaltimento dei rifiuti comunali.
La Cittadella della Pesca (Viareggio) è un’organizzazione di produttori che ha coinvolto i pescatori.
Il CIBM di Livorno (Centro Interuniversitario di Biologia Marina ed Ecologia Applicata “G. Bacci” di Livorno) è un partner del progetto per la parte di ricerca.
NAVIGO (Viareggio) è la più grande rete di aziende nautiche in Italia ed è responsabile della parte organizzativa e comunicativa.
La Regione Toscana ha finanziato ISOLEM attraverso lo strumento EMFF (Fondo europeo per la politica marittima, la pesca e l’acquacoltura) dell’UE e con il coinvolgimento del Comune di Viareggio.
L’Ufficio del Capitano del Porto di Viareggio.
L’Autorità Portuale Regionale.
Timescale #
Dal 31/08/2020 al 30/09/2020
Campi di applicazione #
Inquinamento da plastica marina.
Trasferibilità #
La raccolta a bordo dei rifiuti “pescati” in mare, se adottata dalla flotta di 120 pescherecci a strascico attualmente presenti in Toscana, consentirebbe lo smaltimento di una quantità di rifiuti di almeno 80 tonnellate all’anno.
Impatti & Risultati #
Nonostante le difficoltà operative dovute all’emergenza COVID-19, è stato possibile ottenere risultati significativi in termini di stime sulla composizione, abbondanza e distribuzione dei rifiuti marini, sullo sviluppo di un sistema funzionale per la raccolta, lo stoccaggio e lo smaltimento e sul coinvolgimento dei pescatori che hanno aderito con partecipazione, impegno e interesse in tutte le fasi del progetto.